Per leggere il testo integrale della Lettera e degli allegati CCO e Custodia, di seguito i link ai file in 6 lingue:
[Colletta 2022]
"Dinanzi a questi gesti del Santo Padre che testimoniano il desiderio di vicinanza, di incontro, di recare almeno un po' di sollievo come fosse la carezza del Nazareno, dobbiamo avere il coraggio - come singoli e comunità cristiane - di interrogarci: che cosa vedo, di cosa mi accorgo? Quale è il perimetro del mio sguardo? Nella Pasqua verso la quale ci conduce il cammino quaresimale che abbiamo iniziato oggi, lascerò che il Signore possa visitare le mie e le nostre solitudini? E all'Amore che verrà a visitarmi saprò rispondere con l'amore? L'amore non si paga se non con l'amore!
Se in termini personali il Cristo ha sofferto ed è morto una sola volta e non può morire più, nel suo Corpo, che è la Chiesa, continua a soffrire, specialmente in Medio Oriente, ma anche in ogni altro luogo del mondo in cui la libertà di vivere la fede è conculcata e impedita: dalla persecuzione in molti casi, dall'ambiente ostile talvolta, spesso dalla globalizzazione dell'indifferenza, dalla violenza delle guerre di cui l'umanità sembra purtroppo non essere mai paga, come accade in Ucraina.
Per due anni consecutivi i cristiani di Terra Santa hanno celebrato la Pasqua e il Natale in una sorta di isolamento, senza il calore e l'amicizia solidale dei pellegrini che visitavano i Luoghi Santi e le locali comunità. Le famiglie hanno sofferto oltre misura per la mancanza di lavoro più che per gli effetti immediati della stessa pandemia."
Roma, Città del Vaticano | 24 Marzo 2022